THE FABRICS’ SOUP
NO FORNITURE… design senza design
di Marco Poli
Parlare del Design senza entrare prettamente nel merito della produzione industriale e narrare di una nuova coscienza progettuale, presente in ambienti molto lontani e differenti, tra loro e dall’interior design è possibile. Perché, la cultura del progetto, si trova anche altrove, in settori come quello della comunicazione, della scrittura, dell’ospitalità, della socialità, dell’arte e della fotografia esprimendosi in forme eterogenee e con regole spesso autonome e apparentemente dissociate.
La costruzione di un breve caleidoscopio di esperienze progettuali è alla base della nostra scelta editoriale. Un’edizione della “Gazette”, quella uscita in occasione della Milano Design Week che ha stupìto per la sua originalità e trattato, con un focus sulla Luce, di temi “altri”, per illustrare le tendenze presenti, quasi in dimensione subliminale. Si parla di nuovi codici estetici, di espressioni lontane o dissidenti rispetto al circuito “autorevole” e si danno testimonianze autentiche e vissute di architetti, imprenditori, stilisti, sportivi, artisti, giornalisti, amanti del Bello.
Senza dimenticarci però che occorre essere creativi, sì ma, con giudizio perché la fantasia si trasformi poi in prodotto. Originale, funzionale, producibile e vendibile.