Skip to main content

MAREDIMODA, CANNES 5 – 7 NOVEMBRE 2024

INTERVISTA AL PRESIDENTE, CLAUDIO TAIANA

Il Presidente di MarediModa Claudio Taiana

Presidente, è la ventiduesima edizione di questa Rassegna, un appuntamento importante per gli operatori moda anche grazie alla sua offerta completa dal tessuto, all’accessorio per il Beachwear e per gli sport acquatici. In questo momento dove l’offerta è generalista e omologata, paga essere coerenti con la propria missione di Fiera specializzata?

Di sicuro l’elemento caratterizzante di MAREDIMODA è quello della specificità e di una visione di sistema, inteso come l’intera compagine che contribuisce al successo dello swimwear. In questa logica, l’apertura a tutti i soggetti di questa community è assolutamente coerente con la visione della Fiera. Noi siamo partiti in forma associazionistica come gruppo di aziende facenti parte del settore “Fabbricanti per tessuti stampati per costumi da bagno” dell’Associazione Serica Italiana, e questo avveniva oltre quaranta anni fa. Avevamo costituito questo gruppo di aziende perché avevamo capito fin d’allora che l’unico modo di reggere il cambiamento che già si percepiva, fosse quello di lavorare insieme in un’ottica di collaborazione e non di competizione. Ci consideriamo colleghi e non concorrenti anche se, poi, spesso lo siamo sul prodotto ma, ragioniamo con la stessa logica degli esordi. Fare una Fiera coerente con questi valori, ci ha portato sin qui e continueremo su questa strada.

Dal suo osservatorio “privilegiato” che prospettive intravede per il settore, anche a medio termine. Si sono concluse proprio oggi le elezioni per il Presidente degli Stati Uniti. Abbiamo ascoltato, nella vostra conferenza stampa di apertura che l’America è un mercato di riferimento anche per voi… 

Certo l’America è stata importante finora. Essendo noi una componente della filiera Tessile e Moda, siamo legati al successo della parte “finale” e conseguentemente la nostra coerenza ci sta premiando ma, le dimensioni di questo successo saranno legate alle scelte politiche, economiche e anche geopolitiche degli operatori del lusso e dei grandi brand che sono, di fatto, il nostro cliente finale. La metafora è quella del grande cantante, della star che si deve avvalere per forza di una grande orchestra che si è preparata in modo estremamente professionale per eseguire bene il suo lavoro, la performance. Ma poi, il successo sul mercato è legato più alla personalità dell’interprete che non alla sola capacità di coloro che stanno suonando. Noi stiamo lavorando e costruendo le basi ma il percepito è nei confronti del brand presente in boutique. 

Il settore del turismo e del tempo libero sta performando molto bene, soprattutto in Italia, di conseguenza, il “travelwear”; in qualche modo il vostro settore è allineato con il viaggio e la vacanza. E con il benessere. Il trend del turismo trascina quindi anche il settore tessile di questo comparto?

Si, infatti all’interno del settore Tessile, che quest’anno sta vivendo una grave crisi dopo il boom del post-Covid, il nostro comparto è quello che risente meno di questa contrazione. Una delle ragioni è quella che lei accennava: siamo legati al desiderio di riscossa nel ritrovare momenti di spensieratezza e felicità correlati al viaggio e alla vacanza, al benessere, all’athlesure e al tempo libero. I due elementi oggi più significativi di questa Fiera sono quelli del Beachwear, che non è soltanto costume da bagno e poi all’Athlesure che è un vestire più comodo e, se non proprio altamente performante a livello agonistico, comunque gradevole e favorevole allo sviluppo armonico dell’attività fisica. 

I tessuti che qui presentiamo sono quelli essenzialmente destinati a finire in una valigia perché legati al viaggio (il costume da bagno non è associato a trasferte di lavoro), oppure a momenti di sport come il running o allo “star bene”, nel comfort. Quando metti un bikini in valigia, il tuo umore cambia positivamente.

Oggi la formazione è un tema centrale, considerato fondamentale dalla Moda. I tessuti che qui presentate sono particolari, tecnici e occorre conoscerli, saperli trattare. Hanno bisogno di essere lavorati con competenza. Come si muove il vostro settore nella formazione? Inserite in azienda i giovani che possano vedere il ciclo completo della produzione di questi materiali? 

Noi attingiamo professionalità dagli istituti tecnici, della moda e dalle università. Apriamo spesso a queste realtà le nostre aziende per visite in fabbrica dove si vede il ciclo produttivo. Ospitiamo stagisti e MAREDIMODA, ormai da diciotto anni, ha lanciato un progetto per coinvolgere gli studenti delle Università degli studi tessili, progetto che sta avendo un grande successo. Alcuni degli studenti vincitori dei nostri contest sono oggi inseriti in importanti Case di Moda. Il nostro prodotto è spesso considerato dai brand della moda come accessorio, va a finire nei corner che ospitano borse, gioielli… perché associato a un’idea di complemento, di quello che è utilizzabile in un solo periodo dell’anno. Da qui deriva una non focalizzazione sul prodotto costume da bagno elasticizzato che noi abbiamo cercato di colmare attraendo tanti studenti. Qui a Cannes abbiamo esposto in una gallery capi di studenti, frutto di una selezione tra oltre duecento candidature a livello internazionale. Una nostra giuria seleziona i vincitori per ogni categoria, giovani che hanno ricevuto tessuti dalle aziende nostre espositrici: intimo, beachwear e athlesure. Un concorso che parte nel marzo di ogni anno per arrivare al mese di ottobre, qui a Cannes e che si conclude con una sfilata a MAREDIMODA la sera del secondo giorno. 

nelle foto: MarediModa Cannes, 5-7 novembre 2024