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FRANCK SORBIER LA RIVOLUZIONE NEI TESSUTI

di Mariacristina Righi 

Il pizzo bollito, il tulle accartocciato o gonfiato, la seta pressata e compressa. La sperimentazione sui tessuti è la firma di Franck Sorbier per i suoi pezzi unici, fin dagli esordi. Dopo esperienze diverse nel mondo del fashion, compreso l’insegnamento nelle scuole di moda e le collaborazioni con i bureaux-de-style per la definizione delle tendenze, il designer, cresciuto nei Paesi Baschi, entra nell’universo dell’haute couture e ne sovverte completamente le regole.

Con gesti pazienti trasforma, reinventa e rende poetici i materiali semplici, preziosi e sempre nobili della couture.

Dalla fine degli anni Ottanta, la Maison Franck Sorbier è attiva e mescola generi diversi, dall’haute couture alla creazione di opere d’arte, dal prêt-à-porter di lusso a prestigiose collaborazioni.Franck Sorbier è stato nominato Grand Couturier dal Ministero dell’Industria nel 2005, Chevalier des Arts et des Lettres e Maître d’Art nel novembre 2010. Riconoscimenti conferiti a pochissimi designer al mondo. Custode di un know-how ancestrale, Franck Sorbier per questo s’impegna a far durare nel tempo e a trasmettere tecniche tradizionali e contemporanee al mondo della moda, ma soprattutto alle nuove generazioni.

Il progetto Franck Sorbier Heritage, infatti si propone di salvaguardare un patrimonio vivo, di trasmettere un know-how unico e tecniche tradizionali e innovative. Nei pezzi esclusivi Les Sorbier della collezione Haute Couture L’Eldorado per l’autunno-inverno 2025/26 ci sono ispirazioni differenti, dall’oro degli Inca all’armatura dei conquistadores, dalla donna di Lima immortalata da Irving Penn nel 1947 all’angelo di Cuzco fino all’abito ecclesiastico barocco. I tessuti spaziano tra velluti stropicciati e drappeggiati, organze metalliche, lavorate a mano come i pizzi tagliati e smerlati, guêpière ancestrali, ricami pastello in colori aciduli, nastri di raso di seta intrecciati e ondulati. Dominano le tonalità oro, terracotta e terra di Siena, nero e bianco immacolato.

“Questa collezione invernale è un omaggio alla cultura andina, che non si è mai allontanata dalla sua identità originaria – sottolinea Franck Sorbier – Ma anche un’opportunità per dimostrare ancora una volta il mio impegno contro l’industria della pelliccia. Dico no alla sofferenza animale e al loro sfruttamento disumano. Insisto e firmo”.

nelle foto: la collezione Haute Couture L’Eldorado, autunno-inverno 2025/2026.

Credito foto Piero Biasion